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La Parrocchia

A servizio della comunità pastorale della Città del Vaticano

Una parrocchia «di confine». Si potrebbe definire così la chiesa di Sant'Anna, che sorge all'ingresso dell'omonima porta di accesso della Città del Vaticano, proprio nel punto in cui il territorio italiano lascia il posto a quello pontificio. Questa sua particolare posizione ne fa un luogo aperto all'universalità, un punto di riferimento per poveri, bisognosi e pellegrini, una comunità multiforme e, allo stesso tempo, strettamente vincolata al Successore di Pietro.

E una parrocchia a portata di mano per fedeli e turisti che costeggiano le mura vaticane: la chiesa di Sant'Anna, infatti, è praticamente l'unico luogo pubblico di preghiera all'interno delle mura vaticane, entrando dall'ingresso della porta omonima, dove si può accedere senza bisogno di permessi.

Ed essendo parrocchia pontificia — i suoi confini coincidono con quelli della stessa Città del Vaticano — la sua vita quotidiana è strettamente legata al Papa e a quanti lavorano all'interno della Curia Romana: ogni giorno le porte della chiesa si aprono alle 5.45 del mattino per le celebrazioni e l'accoglienza dei dipendenti che prima di andare al lavoro nei vari uffici e servizi della Curia romana iniziano la giornata con la preghiera, per diventare poi durante l'arco di tutta la giornata un luogo di accoglienza per tutti, sia residenti che stranieri.

 

«Grazie al costante sforzo di tutti, la chiesa di Sant'Anna è diventata un'oasi dello spirito, dove pregare e partecipare a celebrazioni liturgiche, condotte con grande decoro e devozione... La vostra chiesa, posta proprio all'ingresso del Vaticano, è la parrocchia a cui mi sento particolarmente unito. Vi assicuro per questo un costante ricordo nella preghiera. Chiedo al Signore di guidare con il suo Spirito la vostra comunità, perché sia centro di irradiazione del Vangelo e della pace di Cristo».

Giovanni Paolo II alla comunità pastorale di Sant'Anna in visita, 3 aprile 2004