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NELLA GALILEA DI OGNI UOMO

IL PARROCO E ALCUNI COLLABORATORI PORTANO L’ANNUNCIO PASQUALE NELLA CITTA’ DEL VATICANO

Città del Vaticano
, 12/04/2018

Da giovedì 5 aprile 2018, Padre Bruno Silvestrini, parroco della pontificia parrocchia di sant’Anna, ha dato avvio alle benedizioni di Pasqua iniziando dalla Segreteria di Stato.

Dapprima si è recato dal Sostituto di Segreteria S. Ecc.za Rev.ma Mons. Giovanni Angelo Becciu, per poi continuare nella I, II e III sezione della Segreteria e al termine ha incontrato Sua Eminenza il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato.

Nei giorni successivi, ha continuato, in altri ambienti della Città del Vaticano, le benedizioni avvalendosi anche dell’ausilio dei vice-parroci Padre Gioele Schiavella e P. Rafet Ramon Ortega Trillo.

In tutti gli incontri con il personale laico e religioso, impiegato nei vari uffici del Vaticano, Padre Bruno ha offerto una piccola meditazione, prendendo spunto dal Vangelo di Marco (16,-7) letto nella Veglia Pasquale. in particolar modo ha presentato l’esperienza delle donne che vanno al sepolcro del Signore, nel primo giorno della settimana.

Le donne che la mattina di Pasqua andarono al sepolcro furono inviate prima al cenacolo e poi in Galilea per annunciare il Cristo risorto; allo stesso modo il cristiano è chiamato a essere missionario in ogni situazione della vita quotidiana, specialmente in quelle più difficili. È stata questa l’esortazione di padre Bruno Silvestrini, parroco della Pontificia parrocchia di Sant’Anna, che la mattina di lunedì 9 aprile ha impartito la benedizione alla redazione e a tutto il personale dell’Osservatore Romano. Ripercorrendo il racconto dell’evangelista Marco, l’agostiniano ha sottolineato come le pie donne, che avevano assistito alla morte in croce di Gesù, siano passate dal pellegrinaggio della disperazione che le portò al sepolcro, a quello intrapreso per rincontrare il Maestro in Galilea. Come loro, ha concluso il parroco, anche il cristiano è missionario: lo è con la vita, senza bisogno di troppe prediche. Serve la vicinanza, la presenza concreta che porti a chi è nel bisogno la gioia della risurrezione”. (Osservatore romano, 10 aprile 2018)

 

A tutti è stato donato, al termine del rito, una immaginetta con l’immagine della Sacra Famiglia, recante sul retro la benedizione delle famiglie tratta dal rituale.

Di seguito, nelle foto della galleria, alcuni ambienti benedetti in questi giorni.