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Informazioni e aggiornamenti dalla Parrocchia e dalla Chiesa

VEGLIA PASQUALE 2018

La meraviglia di Dio

Città del Vaticano
, 31/03/2018

Sabato 31 marzo 2017, alle ore 20,30, si è celebrata nella Pontificia Parrocchia di Sant’Anna “la notte più luminosa dell'anno”, come ricorda S. Agostino, la “madre di tutte le veglie”: la veglia Pasquale. In essa si è celebrato nei segni liturgici la risurrezione di Gesù. Al rito presieduto dal Parroco P. Bruno Silvestrini hanno concelebrato i confratelli P. Gioele Schiavella, P. Stefano Cañuto (che ha cantato l’exultet) e sei giovani sacerdoti indonesiani e P. Jafet Ramon Ortega Trillo che ha coordinato la celebrazione.

Come previsto quattro grandi tappe hanno costituito la veglia: il lucernario che fa brillare Cristo come splendore della vita (celebrato nell’atrio della chiesa a causa dei un forte temporale); la liturgia della parola, la liturgia battesimale e la liturgia eucaristica.

Il Parroco nell’omelia, commentando il vangelo di San Marco 16,1-7 si è soffermato sul clima di tristezza nei discepoli subito dopo l’umiliante morte di Gesù in Croce. Nelle prime luci del giorno, il primo della settimana, le donne vanno a compiere un ultimo atto di pietà nei confronti di un corpo privo di vita. Ora resta la penosa domanda: “Chi ci toglierà mai la pietra della tomba?” È un macigno troppo grande per tre donne, e il loro cammino verso la tomba è lento... Arrivate alla tomba, la trovano aperta. Il buio della tomba ora è illuminato dal sole nuovo. Si aspettavano un corpo da preparare per la sepoltura, e invece lo trovano pronta per la vita. Tutto, dalle fasce al sudario, è in ordine, al suo posto. Si aspettavano un luogo di silenzio e solitudine, e trovano invece un giovane che parla loro, e le invita a cercare altrove, e non un morto, ma il Vivente. Non presso una tomba, ma nella Galilea delle genti, dove si farà trovare e vedere. Quel silenzio del Padre, che prima era insopportabile, si è trasformato in invito a non avere paura, a non morire e invita l’uomo ad alzare lo sguardo e a udire la voce di chi chiama alla vita. Il Risorto ci attende nella “Galilea delle genti”, tra le persone che hanno perso il senso della Vita per portare l’annuncio che Dio cerca tutti per salvarli. ...E l’olio delle donne al sepolcro a che serve ormai? Non è più olio per conservare, ma è il balsamo di vita nuova.

Al termine della celebrazione tutti i numerosi fedeli si sono ritrovati nella sala adiacente l’ufficio parrocchiale per gli auguri condividendo la tradizionale colomba pasquale.