L’assistente spirituale degli operai rivolge la sua gratitudine per la visita del Pontefice
Di seguito pubblichiamo il discorso che Padre Bruno Silvestrini, parroco di Sant’Anna e Assistente Spirituale degli operai del Centro Industriale della Città del Vaticano, ha pronunciato dopo la Santa Messa a Papa Francesco.
Carissimo Papa Francesco,
da ormai 8 anni, ogni primo venerdì del mese, a turno, i padiglioni del centro industriale vaticano, divengono più belli della Basilica di San Pietro… divengono una piccola grande Chiesa.
Infatti, gli operai preparano - aiutati dalle suore francescane Missionarie di Maria - l’altare, abbelliscono il locale, sistemano i microfoni e gli altoparlanti, preparano i canti, sistemano i fiori, ed io dopo aver distribuito loro le letture della Parola di Dio da proclamare, mi accingo a cercarli per fargli preparare le preghiere dei fedeli.
In questi anni le preghiere dei fedeli, sono state l’espressione di questi operai: giovani, anziani, nuovi assunti e veterani della vita vaticana che richiedono al Signore di assisterli per sovvenire ai bisogni della Chiesa, la forza della fede, la pace e l’armonia nel mondo, il dialogo nelle loro famiglie, la custodia e il futuro dei figli, la misericordia verso coloro che sono nel peccato, non da ultimo hanno anche espresso la vicinanza nel dolore di chi, tra noi, aveva perso una persona cara…
Questa celebrazione ha suscitato sempre nuovo entusiasmo, tanto da poter dire che è cambiata la qualità di questi nostri amici operai del Vaticano. Sono sempre bravi ed ottimi professionisti.
Ma… È bello! Infonde tanta soddisfazione nel cuore andare, ovunque nel Vaticano e laddove si trovano gli operai di questo “Centro Industriale”, e sentire il saluto e scorgere il sorriso di tutti. Il Signore fa sempre grandi cose nel cuore delle persone. Ed è bello vedere e considerare come ogni volta che ci si incontra ci si dà l’arrivederci al prossimo primo venerdì del mese.
Prima di concludere, Santo Padre, credo di poterLe rappresentare il desiderio presente nel cuore di tutti noi qui riuniti: esprimerLe il vivo ringraziamento per essere venuto a celebrare questa santa Messa nel primo venerdì del mese di luglio.
Ha celebrato il Sacrificio di Cristo in mezzo ai tavoli da lavoro, le seghe elettriche, le presse, le morse, le lamiere, la polvere di ferro e i bulloni da lucidare…
Lei ha sperimentato che in Vaticano, laddove si lavora regna la fede, la preghiera e la gioia di testimoniare a tutti l’orgoglio d’essere cristiani.
Si pubblica inoltre la preghiera dei fedeli preparata con cura dagli stessi operai coordinati dal loro Assistente Spirituale.
1. Per il Santo Padre Francesco e per tutti i vescovi della Chiesa, perché diventino, con la forza dello Spirito Santo
e la santità della vita il modello del loro gregge, preghiamo.
2. Perché l’uomo che lavora, sull’esempio di San Giuseppe, riscopra la dignità della sua vocazione, e promuova i valori della giustizia e della pace, preghiamo.
3. Signore, che hai nobilitato l’opera delle mani dell’uomo facendoti tu stesso lavoratore, fa' che non diventiamo mai schiavi del lavoro e del guadagno, ma ce ne serviamo come mezzo di sussistenza e di solidarietà, preghiamo.
4. Signore, che hai manifestato la tua predilezione per i poveri e gli oppressi, aiuta i disoccupati ad avere lavoro sicuro
e una condizione degna di uomini liberi, preghiamo.
5. Signore, che hai scelto una famiglia povera e un villaggio sconosciuto per la tua dimora fra noi, fa’ che non disprezziamo le cose umili e semplici, perché attraverso di esse tu ci porti alla salvezza. Preghiamo.
6. Signore, vogliamo ricordare tutte le persone che vivono nel dolore. Ricordiamo, in modo particolare Sandro Mariotti
per la scomparsa del papà Luigi, la fede nella resurrezione li consoli, li renda forti nella prova e li apra alla speranza della vita eterna, preghiamo.