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Celebrazione presieduta dal Cardinale Maradiada, Arcivescovo dell’ Honduras

La Parrocchia del Vaticano in comunione con i fedeli della diocesi di Tegucigalpa

Città del Vaticano
, 29/01/2017

Domenica 29 gennaio 2017 la Pontificia Parrocchia di Sant’Anna ha avuto gradito ospite il salesiano Cardinale Óscar Andrés Rodríguez Maradiada SDB, Arcivescovo di Tegucigalpa (Honduras).
Maradiaba è membro del Consiglio dei Cardinali scelto dal Santo Padre Francesco ed è presente in Vaticano nella funzione di membro della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica.
Il Cardinale ha desiderato celebrare la Messa della IV domenica del Tempo Ordinario nella nostra Parrocchia.
Accompagnato del confratello salesiano Don Sergio Pellini, Direttore Generale della Tipografia Vaticana e Cappellano del Corpo della Gendarmeria Vaticana, è stato accolto fraternamente e con grande gioia dal parroco Padre Bruno Silvestrini. Alla celebrazione hanno partecipato Mons. Piero Amenta, Uditore della Rota Romana, e da un sacerdote dell’Honduras studente di teologia a Roma. Alla celebrazine hanno partecipato, tra i fedeli, l'Ambasciatrice del Panama presso la Santa Sede e la nipotina che il Cardinale Maradiaga ha battezzato in questa Pontificia Parrocchia l'anno scorso.
Il Cardinale ha introdotto la celebrazione presentando se stesso in comunione con i fedeli della sua nazione ed ha messo in risalto la gioia di celebrare questa Santa Messa domenicale con il popolo di Dio convocato nella Parrocchia del Santo Padre.
Nell’omelia il porporato ha ricordato gli anni della sua gioventù, quando la sua mamma preparava per il giorno di festa il pranzo più buono ed elaborato della settimana: antipasto, primo piatto, secondo e dessert. Così è la Parola del Signore. La liturgia della parola, attraverso le letture, ci offre un pranzo di gala: la prima lettura, la seconda lettura, il Vangelo e il dessert nel Salmo responsoriale. Egli ha così commentato le letture della domenica esortando tutti a vivere il dono delle beatitudini come un dono grande che il Signore offre alla Chiesa, uno stile che ci fa sentire “poveri” per chiedere al Signore la forza di annunciare agli altri i veri valori, quelli con la “V” maiuscola. E il dessert era il ritornello del salmo 145: “Beati i poveri in spirito” perché “Il Signore rimane fedele per sempre, rende giustizia agli oppressi / dà il pane agli affamati. / Il Signore libera i prigionieri. / … Egli sostiene l’orfano e la vedova, / ma sconvolge le vie dei malvagi”.
Al termine della Celebrazione il Cardinale è sceso dall’altare ed ha salutato i presenti, uno ad uno, fino a giungere alla bussola della chiesa.