La tradizionale Santa Messa della notte di Natale, quest'anno, ha richiamato molti fedeli. La celebrazione è iniziata alle ore 23,30 con il canto della Kalenda eseguito dal vice Parroco Padre Jafet Ramon Ortega Trillo. È quindi seguita la concelebrazione presieduta dal parroco Padre Bruno Silvestrini alla quale hanno partecipato i confratelli della Comunità agostiniana di Sant’Anna e i Monsignori Americo Ciani e Fabrizio Capanni. Suggestiva l’intonazione del Canto del “Gloria in excelsis Deo” con il suono delle campanelle collocate all’interno della chiesa e la benedizione dei fedeli con il Bambinello, collocato davanti all’altare.
Subito dopo la preghiera “post Communio”, il parroco si è recato davanti al Gesù Bambino, e a nome di tutti, ha letto un pensiero spirituale del Beato Paolo VI, in precedenza dato ai fedeli presenti.
Dopo la benedizione solenne, Padre Bruno, augurando a tutti Buon Natale, ha ricordato con commozione la presenza benedicente di San Giovanni Paolo II su tutti i fedeli riuniti nella gioiosa celebrazione in quanto presente con tre doni molto significativi.
Il primo è il dono, offerto dalla signora Luciana moglie del Gendarme vaticano Francesco Tomassetti, recentemente defunto, della casula dorata che il Santo Pontefice aveva offerto in occasione della Pasqua 2005 alla vigilia della Sua dipartita. La casula è stata indossata per la prima volta in questa santa notte di luce.
Inoltre il Santo Papa polacco è stato presente anche per mezzo del Bambinello in ceramica esposto alla venerazione dei fedeli, donatoGli dal Patriarca di Gerusalemme e del calice in avorio usato nella celebrazione eucaristica con i giovani il 5 maggio 1989.
Alla celebrazione è seguita un’agape fraterna nei locali della parrocchia, in cui tutti insieme ci si è scambiati gli auguri di Buone Feste.
Riportiamo qui di seguito la preghiera pronunciata davanti al Gesù Bambino:
Messaggio di Natale
«Come può essere davvero buono e felice questo santo giorno, che porta con sé tante cose liete: gli auguri, i doni, gli incontri familiari, la poesia dei ricordi e delle speranze, ma non cambia il corso della vita, che è pur piena di affanni e di malanni?
Noi pensiamo che tutti coloro, i quali si lasciano invadere dallo spirito dolce e penetrante del Natale, avvertiranno in fondo al cuore una nota di tristezza, come se l’incanto soave di questo giorno singolare fosse subito per dileguarsi, come un sogno illusorio e passeggero.
Come può essere veramente buono il Natale, se non porta qualche consolante novità, qualche speranza migliore, qualche gioia sincera?
Il Natale è buono, se è interiore, se è celebrato nel silenzio del cuore» (Beato Paolo VI, 1964).
Ti auguro di trovare un momento per pregare! Solo così il tuo Natale sarà un Buon Natale!
P. Bruno Silvestrini
Parroco