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Primo venerdì del mese di dicembre con gli operai vaticani

Santa messa dedicata alle mogli e alle fidanzate dei lavoratori

Città del Vaticano
, 03/12/2016

Venerdì 2 dicembre 2016, alle ore 8,00 gli operai della Città del Vaticano si sono ritrovati nei locali del Magazzino Centrale del Centro Industrilevaticano, per celebrare la Santa Messa del primo venerdì del mese. 

La celebrazione è stata presieduta dal Rev.mo Monsignor Rafael García de la SerranaVillalabos, Direttore dei Servizi Tecnici del Governatorato. Ha concelebrato Padre Bruno Silvestrini OSA, Parroco della Pontifica Parrocchia di Sant’Anna. 

Le suore Maria Smolen e Maria Bessau Ngyenhanno curato con particolare dedizione i canti e la liturgia. 

All’inizio della celebrazione, dopo il saluto ai presenti da parte di Mons. Rafal, il Parroco ha introdotto l’atto penitenziale con l’accensione della prima lampada dell’Avvento. 

Egli ha spiegato che le quattro lampade ricordano il tempo che passa – e il bisogno quindi di prepararsi - e ci immette alla celebrazione del mistero del Natale. 

Prima di accendere la lampada egli ha ricordato che ogni candela e i colori che le contraddistinguono, sono il ricordo di personaggi significativi della Storia della Salvezza che divengono modello da imitare per vivere bene il tempo dell’Avvento: Isaia, Giovanni Battista, San Giuseppe e la Madonna.

Il Parroco ha tenuto l’omelia spiegando il brano del vangelo del giorno: Mt 9,27-31. 

Egli ha invitato i numerosi presenti al cammino luminoso di fede che, in questa prima settimana d’Avvento, ci narra la vicenda dei due ciechi che chiedono al Signore di essere guariti. 

Gesù, accertatosi che i due avessero il cuore disposto alla fede, tocca i loro occhi spenti e li guarisce dalla sofferenza. Partendo da questo episodio, Padre Bruno ha sottolineato come in questo gesto, fatto di incontro umano e divino, risieda il senso più intimo del Natale: Dio si fa uomo per sanare i nostri peccati e sollevare così l’umanità. La fede cristiana sconfigge le tenebre della sofferenza ed è in grado di ridare ai nostri occhi la luce della verità e della gioia della vita. Il cristiano, dunque, è colui che affronta una sana disubbidienza e invece di tacere racconta a tutti di quanto sia grande l’amore di Dio. 

Il Parroco ha poi invitato gli operai a scrivere su un foglio i nomi delle mogli e delle fidanzate per i quali si è pregato durante la Santa Messa.