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La Parrocchia in preghiera per il viaggio di Papa Francesco in Polonia

In preghiera per la buona riuscita della GMG e del viaggio del Pontefice

Città del Vaticano
, 20/07/2016

Una preghiera per la buona riuscita della Gmg e del viaggio di Papa Francesco in Polonia. Viene elevata nei tre giorni del triduo in preparazione alla festa di sant’Anna, nella Pontificia parrocchia vaticana, di cui la madre di Maria è titolare. Quest’anno, in occasione della ricorrenza, martedì 26 luglio, ci saranno due celebrazioni solenni: quella mattutina, presieduta dal cardinale Angelo Comastri, arciprete della basilica di San Pietro e vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano, e quella vespertina, presieduta dall’arcivescovo Georg Gänswein, prefetto della Casa Pontificia.

Nel preparare la festa annuale, il parroco, l’agostiniano Bruno Silvestrini, ha spiegato come perquesta edizione abbia scelto un tema particolare. Per ricordare e rinsaldare lo stretto legame esistente tra l’attuale parrocchia, affidata da Pio XI nel 1929 agli agostiniani, e l’arciconfraternita vaticana di Sant’Anna de’ parafrenieri, trasferita da quell’anno nella chiesa romana di santa Caterina della Rota, ha invitato il primicerio del sodalizio, l’arcivescovo Gänswein.

C’è uno stretto legame, infatti, tra la parrocchia di Sant’Anna e l’arciconfraternita. Fino al 1929 la chiesa che si trova adiacente all’ingresso del Vaticano in via di Porta Angelica è stata la sede dell’arciconfraternita, dove i membri si riunivano e pregavano la loro protettrice: la madre di Maria. E si deve a loro la costruzione nel XVI secolo della chiesa. La devozione alla nonna di Gesù risale alle origini dell’arciconfraternita, quando i sodali si raccoglievano intorno a un altare della basilica di San Pietro, dedicato a sant’Anna.

Inoltre la santa è invocata dalle donne incinte, affinché vegli sulla loro maternità. Un tempo si faceva anche la processione delle madri in attesa; e ancora oggi ogni giorno molte partorienti pregano rivolgendosi all’immagine della santa che si trova dietro l’altare maggiore della chiesa. Nell’immagine sacra Anna ha in mano un cartiglio, a significare come ella trasmetta alla figlia Maria il tesoro della Parola di Dio.

 

Osservatore Romano, 20 luglio 2016