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Scoprire l'Italia in bici, l'impresa di Andrea Giana passa dalla Spezia in Vaticano per giungere al Festival "Noisiamofuturo"

Città del Vaticano
, 10/04/2016

“Sette tappe, tra le quali la Spezia, per raggiungere Gaeta. Settecento chilometri per scoprire l'Italia da solo e arrivare al Festival dei giovani. E' l'impresa del giovanissimo, vent'anni, Andrea Giana ambasciatore di "Noisiamofuturo" che inizierà domani con questo avventuroso percorso. Partirà dalla sua città, alle 10 del molo di Varazze, alla volta di Gaeta, meta d'arrivo il Festival dei Giovani Italiani che si terrà dal 14 al 16 aprile, richiamando migliaia di giovani da tutt'Italia. Il ventenne affronterà questo viaggio in sella ad una particolare bici modificata dotata di due telai, uno sopra l'altro, stravagante ma di sicuro impatto

Oltre alla Spezia Giana passerà per Lucca, Siena, Bolsena, Roma, Latina e finalmente Gaeta. Ad attenderlo ci saranno i giovani di Noisiamofuturo, la community di ormai 15mila ragazzi, da cui è nata l'idea del Festival dei Giovani. "Un viaggio concreto, fatto di sudore sui pedali ma anche un viaggio ideale che chiama a raccolta i tanti ragazzi che da tutta Italia si sono dati appuntamento a Gaeta", racconta”.

Andrea è giunto anche in Vaticano nel pomeriggio di domenica 10 aprile ed è stato il Parroco di Sant’Anna ad accoglierlo. Ospitato per una notte non lontano dai Musei Vaticani, partirà domani alla volta del festival “Noisiamofuturo” con l’augurio che torni presto tra noi!

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La pedalata del varazzino Giana arriva in Vaticano, ormai il traguardo è vicino

Visita nella Casa dei Papi, un giorno di riposo e poi di corsa fino a Gaeta per il Festival dei Giovani

Varazze. Una “Overland Tirrenica” tra paesaggi e castelli da sogno della Toscana, vigneti del Lazio e ora in Vaticano a contatto con i “potenti della Santa Sede”. Andrea Giana si riposa due giorni nella dimora dei Papi poi di nuovo sui pedali verso Gaeta. Il ventenne partito mercoledì scorso dal molo di Varazze sta percorrendo i suoi 700 chilometri come da cronoprogramma a parte qualche imprevisto. È stato scortato dalla Polizia sulla Statale per Civitavecchia. “I miei piani si sono sfaldati – racconta – Per andare a Civitavecchia c’era solo questa strada. Sono stato obbligato a prendere un treno perché ogni 3 chilometri ci sono i controlli della polizia.  Questa è l’Italia”. Andrea Giana spiega che “non si prende il treno perché si è stanchi o per fare furbate, ma per evitare multe e addirittura il sequestro della bici”. Ma ora si trova in Vaticano e tutto fila liscio. Anzi è stata una delle tappe più commoventi per Andrea che ricorderà per tutta la vita. “Ho le lacrime agli occhi perché dormirò praticamente in Vaticano grazie a Padre Silvestrini che è il rettore della chiesa di Sant’Anna, ma soprattutto è il prete di Papa Bergoglio. Per la prima volta una bici del genere entra in questo luogo sacro. È una emozione grande. Qui mi sento davvero piccolo piccolo. Se penso che dormirò in un convento di suore sulle mura del Vaticano forse sarà difficile chiudere gli occhi. Ho conosciuto una delle persone più potenti al mondo, grazie ad un signore che ho conosciuto in piazza San Pietro. Un luogo spriturale di straordinaria e stupefacente bellezza”, ha raccontato commosso.  E non sono mancate le foto ricordo con le celebri guardie svizzere.

Andrea ripartirà martedì, ma arriverà giusto in tempo a Gaeta dove il 14 aprile si aprirà il Festival dei Giovani. “È quella la meta del mio viaggio che mi ha fatto conoscere tante persone, tanti posti e un’Italia davvero meravigliosa”, racconta il ciclista di Varazze.

L’impresa di Andrea Giana, ambasciatore di “Noisiamofuturo” è fatta di sette le tappe per otto giorni di pedalate. Ad attenderlo a Gaeta troverà i giovani di “Noisiamofuturo”, la community di ormai 15mila ragazzi, da cui è nata l’idea del Festival dei Giovani. Andrea continua a pedalare in sella alla sua particolarissima “tall bike”, una bici modificata in altezza che monta due telai, uno sopra l’altro. “Stravagante, ma di sicuro impatto”, dice.

Il suo è un viaggio fatto di sudore sui pedali, ma anche un viaggio ideale che chiama a raccolta i tanti ragazzi che da tutta Italia si sono dati appuntamento, come Andrea, ad una tre giorni dedicata a loro, i loro sogni, le loro speranze e aspettative per il futuro condivisi in una kermesse user generated content.

(Da IVG.IT – Il vostro giornale, 12 aprile 2016)