È la famiglia il filo conduttore del triduo di preparazione alla festa liturgica di sant’Anna, che si celebra nell’omonima pontificia parrocchia in Vaticano. Il tema sarà al centro delle riflessioni che precederanno le celebrazioni di sabato 26 luglio. In particolare si pregherà per le mamme, i figli e i nonni. Il parroco, l’agostiniano padre Bruno Silvestrini, sottolinea che la festa di quest’anno servirà per riflettere sulla famiglia e per pregare in vista del Sinodo dei vescovi del prossimo mese di ottobre. «Le mamme e i papà - raccomanda - riscoprano nel focolare domestico i valori cristiani, perché i figli hanno bisogno della loro testimonianza, che è la roccia su cui si può costruire la loro vita». Non a caso, fa notare l’agostiniano, la parrocchia è «meta di molte mamme che vengono a pregare sant’Anna per avere protezione nell’ora del parto, oppure di quelle che, desiderose di figli, supplicano la santa affinché interceda presso il Signore. A ciascuna di loro, come da lunga tradizione, viene consegnata una candela quale segno dell’aiuto». Nella solennità della madre della Vergine Maria saranno due celebrazioni a scandire i tempi della preghiera. Alle 12 di sabato 26, il cardinale Angelo Comastri, vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano, reciterà la supplica a sant’Anna e presiederà la celebrazione eucaristica. Nel pomeriggio, alle ore 18, sarà invece il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, a celebrare la messa, seguita dalle preghiere a sant’Anna, affinché protegga non solo le partorienti ma anche tutte le famiglie.