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Il Cardinale Angelo Comastri ha benedetto il presepe di Sant'Anna.

Annuale appuntamento del Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano per gli auguri del Santo Natale con i fedeli di Sant'Anna

Chiesa di Sant'Anna
, 26/12/2013

Anche quest’anno molti fedeli hanno atteso S. Em. Il Card. Angelo Comastri per la benedizione del presepe della Pontificia Parrocchia Sant’Anna! Alla Santa Messa hanno concelebrato Sua Ecc. Mons. Oscar Rizzato, Elemosiniere Pontificio emerito, il M° della Cappella Sistina emerito Mons. Giuseppe Liberto, il Parroco P. Bruno Silvestrini e il Vice Parroco P. Jafet Ramon Ortega. Nella chiesa gremita di fedeli erano presenti anche i realizzatori del presepe: Mariano Piampiani, Sandro Billarelli, Alberto Taborro provenienti da Tolentino (MC). Al Termine della Santa Messa il Parroco Padre Bruno, ha ringraziato il Cardinale per essere venuto a celebrare la festa del Natale con i fedeli della Parrocchia di Sant’Anna. Ha poi, brevemente spiegato ai numerosissimi fedeli, le tematiche che hanno guidato i presepisti alla realizzazione della sacra rappresentazione. Egli, ha detto «Il presepe di quest’anno colloca idealmente la nascita di Gesù nella periferia dell’antica Roma. Tale idea è stata suggerita dal 700° anniversario dell’Editto di Costantino (313-2013), con il quale viene riconosciuta la libertà ai cristiani di professare la propria fede. Nello sfondo del presepe si può notare la costruzione del Ponte Milvio dove, avvenne la celebre vittoria di Costantino su Massenzio, vicino vi è collocato un soldato romano alla guida di due cavalli bianchi su una biga. La nascita di Gesù è stata immaginata sotto un porticato difronte ad un androne di una delle “insuelae”, il condominio dell’antica Roma, che è fatiscente perché abitato dai poveri. Si notino la taverna con la macelleria e il forno. I pastori nel presepe, si dirigono tutti verso la natività nel desiderio d’incontrare Gesù. Il ciclo del giorno dall’alba al tramonto e la notte stellata è animata dalla gioia degli angeli. Sulle tante frasi scritte sulle mura si noti quella di Sant’Agostino: “Dilige et quod vis fac” (Ama e fa' ciò che vuoi). La scritta esterna in cima al presepe traduce il messaggio della rappresentazione: “Dio si è fatto uomo per essere nostro compagno di viaggio”». Il cardinale si è recato davanti al presepe e lo ha benedetto. Ha quindi invitato i presenti a rivolgersi al Signore con la preghiera, distribuita a tutti, del Santo Natale che è stata composta quest’anno da Sua Eminenza. La celebrazione è terminata con la benedizione del cardinale a tutti i presenti.