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Informazioni e aggiornamenti dalla Parrocchia e dalla Chiesa

"Il fuori tempo della Risurrezione". Benedizioni pasquali 2013 nella Città del Vaticano.

Nell'Anno della Fede il Parroco dona a tutti i dipendenti il Vangelo

Chiesa di Sant'Anna
, 11/04/2013

Il fuori tempo della Risurrezione - Della Risurrezione si può, anzi si deve parlare “fuori tempo”, ha detto padre Bruno Silvestrini, parroco della Pontificia parrocchia di Sant’Anna prima di impartire la be­nedizione alla redazione e a tutto il personale dell’Osservatore Romano, la mattina dell’11 aprile. Non solo nei giorni di festa, ha ribadito il sacerdote agostiniano, ma anche nei contesti feriali del lavoro — con le sue tensioni inevitabili — e della vita di tutti i giorni con i figli o con gli amici, vivendo la sorpresa e la fatica continua dei rapporti interpersonali. Preoccupazioni, problemi e imprevisti non devono farci dimenticare che la spiritualità ha sempre la precedenza e una costante “manutenzione” del proprio rapporto con Dio permette di affrontare ogni cosa, fa vivere più intensamente ogni gioia e dona la forza necessaria per attraversare i momenti di dolore. «Nel Vangelo è Gesù stesso che ci parla. Gli antichi padri della Chiesa lo chiamavano il Verbo scritto in analogia al Verbo incarnato» si legge nella prima pagina del vange­lo tascabile che padre Silvestrini ha regalato a ogni redattore, per ribadire con un gesto concreto che in fondo non è così difficile rendere sempre più abituale il proprio dialogo con Dio. Non è mai troppo tardi per iniziare, o per ricominciare: Gesù non ha aspettato di avere intorno a sé persone perfette per risorgere (non perde tempo a recriminare ma risponde facendo il cristianesimo, scriveva Péguy). Aiuta anche avere spesso davanti agli occhi immagini sacre, belle e significative, come la sobria solennità di Maria e Simeone della presentazione del Bambino al Tempio affrescata da Pietro da Rimini; immagini che decorano il Cappellone di San Nicola a Tolentino e anche la copertina del vangelo donato dal parroco di Sant’Anna. Osservatore romano del 12 aprile 2013