Nell'Anno della Fede il Parroco dona a tutti i dipendenti il Vangelo
Il fuori tempo della Risurrezione - Della Risurrezione si può, anzi si deve parlare “fuori tempo”, ha detto padre Bruno Silvestrini, parroco della Pontificia parrocchia di Sant’Anna prima di impartire la benedizione alla redazione e a tutto il personale dell’Osservatore Romano, la mattina dell’11 aprile. Non solo nei giorni di festa, ha ribadito il sacerdote agostiniano, ma anche nei contesti feriali del lavoro — con le sue tensioni inevitabili — e della vita di tutti i giorni con i figli o con gli amici, vivendo la sorpresa e la fatica continua dei rapporti interpersonali. Preoccupazioni, problemi e imprevisti non devono farci dimenticare che la spiritualità ha sempre la precedenza e una costante “manutenzione” del proprio rapporto con Dio permette di affrontare ogni cosa, fa vivere più intensamente ogni gioia e dona la forza necessaria per attraversare i momenti di dolore. «Nel Vangelo è Gesù stesso che ci parla. Gli antichi padri della Chiesa lo chiamavano il Verbo scritto in analogia al Verbo incarnato» si legge nella prima pagina del vangelo tascabile che padre Silvestrini ha regalato a ogni redattore, per ribadire con un gesto concreto che in fondo non è così difficile rendere sempre più abituale il proprio dialogo con Dio. Non è mai troppo tardi per iniziare, o per ricominciare: Gesù non ha aspettato di avere intorno a sé persone perfette per risorgere (non perde tempo a recriminare ma risponde facendo il cristianesimo, scriveva Péguy). Aiuta anche avere spesso davanti agli occhi immagini sacre, belle e significative, come la sobria solennità di Maria e Simeone della presentazione del Bambino al Tempio affrescata da Pietro da Rimini; immagini che decorano il Cappellone di San Nicola a Tolentino e anche la copertina del vangelo donato dal parroco di Sant’Anna. Osservatore romano del 12 aprile 2013