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Pasqua di resurrezione. La nostra gioia espressa con i fiori.
L'icona del "Noli me tangere".
La persona che ha accettato di "fiorire una chiesa" adempie ad un servizio. I fiori che dispone con amore non sono quelli che si pongono in altri luoghi, qui infatti si tratta della "casa di Dio", di un luogo santo, di preghiera, abitato dalla Presenza di Dio tre volte Santo. Essi esprimono anche le preghiere dell'uomo: canti di lode, ringraziamento, ammirazione per il Signore ma anche il grido della difficoltà e della disperazione. I fiori raggiungono così il sentire del credente che entra nel luogo santo, aiutando il suo raccoglimento, fanno nascere la pace, il silenzio e l'ascolto della voce interiore: sono, a loro modo, un annuncio della Buona notizia.Grazie Suor Annamaria Conte Suora Francescana Missionaria di Maria! Hai preparato bene l’altare di Sant’Anna! Ci hai aiutato a pregare… Come segno liturgico della Pasqua, quest'anno è stata posta, nell'altare di San Carlo l'icona del "Noli me tangere" dipinta dal confratello P. Massimo Giustozzo. La spiegazione del significato dell’icona è stata affissa in tutte le bacheche della parrocchia: Gesù disse alla Maddalena: “Non mi toccare, non sono ancora salito al Padre mio”. «Cristo lo si tocca meglio con la fede che con le mani. Toccare Cristo con la fede! Questo è toccarlo veramente. Tutti lo tocchiamo, se crediamo». (S. Agostino). Cristo è nei poveri e nei sofferenti. Quando li tocchiamo, tocchiamo Cristo ed essi “risorgono” attraverso la nostra amorosa attenzione.
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