Indirizzo di saluto a Papa Francesco 17 marzo 2013
in occasione della Visita alla Pontificia Parrocchia di Sant’Anna
Padre Santo, il nostro cammino in questi ultimi giorni è stato quello dei due discepoli di Emmaus (Lc 24, 13-35).
Inizialmente “con il volto triste” per la rinunzia di Benedetto XVI.
I nostri occhi “erano impediti” a riconoscere Gesù che camminava con noi, anche se nella preghiera per implorare un Papa secondo il desiderio di Dio, sentivamo ardere il cuore.
Poi i fratelli cardinali “sono andati a prenderlo quasi alla fine del mondo”. Così “i nostri occhi si sono aperti” e abbiamo riconosciuto il Vicario di Cristo, il successore di Pietro.
Padre Santo, grazie per essere tra noi, tra i fedeli della Parrocchia di Sant’Anna, la sua Parrocchia!
Nel vederLa qui tra noi, sento riecheggiare le parole del Santo Padre Agostino: “Per voi sono vescovo, con voi sono cristiano” (Sermo 340).
Beatissimo Padre, Papa Innocenzo III sognò San Francesco che reggeva la Basilica di San Giovanni in Laterano, simbolo della Chiesa.
Tutti noi aspettiamo che Lei regga non solo la Chiesa, ma il mondo intero.
Tutti i credenti in Cristo rafforzano le sue spalle con la loro preghiera.
In questa parrocchia ogni venerdì si fa l’ora di adorazione per il Papa..!
Grazie per averci segnato le tappe del nostro programma di vita: camminare, edificare, confessare, portando la croce di Gesù.
Prendendo il nome di Francesco, ci ha ricordato lo stile con cui bisogna camminare, edificare e confessare: con la semplicità, la letizia, l’ardore, la povertà del Poverello di Assisi, considerando fratelli e sorelle non solo tutti gli uomini, ma anche tutte le creature: “Laudato sie, mi’ Signore, cum tutte le Tue creature”.
Ora che i nostri occhi hanno visto, le nostre mani hanno toccato, le nostre orecchie hanno udito (1Gv 1, 1) il Vicario di Cristo,
“senza indugio”, con rinnovato slancio,
possiamo dire al mondo,
come i discepoli di Emmaus:
“Davvero il Signore è risorto ed è apparso alla sua chiesa nella persona di papa Francesco”.
Beatissimo Padre, come ricordo di questo storico incontro la parrocchia Le offre le chiavi dei nostri cuori
e una monografia: San Francesco, fratello di tutti e di tutto.
P. Bruno Silvestrini, parroco