2006-2011: I presepi nella parrocchia di Sant'Anna in Vaticano. Articolo dell'Osservatore Romano del 22 dicembre 2012
Album fotografico curato da padre Silvestrini - i presepi nella parrocchia di Sant'Anna in Vaticano.
Si sfoglia come un album di famiglia, pieno di colori, immagini, ricordi che vanno dal 2006 al 2011. È la raccolta di fotografie dei presepi allestiti nella Parrocchia di Sant’Anna in Vaticano, da quando è retta dall’agostiniano Bruno Silvestrini. Basta aprire alcune pagine del volume per trovarsi di fronte alle splendide raffigurazioni delle ambientazioni e delle scenografie che hanno fatto da sfondo ai presepi: panorami rupestri, borghi medievali, città nel pieno della vita quotidiana. Gesù nasce in mezzo alla gente, nel momento in cui gli uomini sono indaffarati nelle mansioni di ogni giorno. Sia che si tratti di una grotta, sia di una stalla o di un riparo tra i ruderi di edifici di epoca romana o medievale, la Natività è al centro del presepe. Seppur non tutti colgano la novità straordinaria dell’avvenimento: molti personaggi, infatti, continuano la vita di sempre, incuranti della notizia sconvolgente che il Bambino porta all’umanità. Le immagini che si alternano, scattate da padre Silvestrini, sono uninno ai colori, alla vita e all’arte: costumi, addobbi, disegni, particolari ornamenti. Si tratta di statue realizzate utilizzando una miriade di materiali e di metodi di preparazione che hanno trovato nelle abili mani degli artigiani i loro creatori. Molte delle statuine provengono da Monreale, in provincia di Palermo, e sono state realizzate da Antonio Giordano.In alcune ambientazioni storiche, opera di Mariano Pampiani e Antonio Angeletti di Tolentino, le costruzioni sono in pietra, come nel presepe dello scorso anno, dove la corte rurale accoglie la sacra Famiglia, alla quale si accostano pastori, contadini, bambini, poveri, a significare che sono i semplici e i puri di cuore a vedere Dio. Nell’alternanza del giorno e della notte viene simboleggiato lo scorrere dei secoli, mentre Gesù nasce nel mezzo della storia. In qualche rappresentazione si notano sullo sfondo il Tempio di Gerusalemme e il lago di Tiberiade. Molti paesaggi, infatti, rimandano alla Terra Santa, ai luoghi dell’infanzia del Salvatore. (Osservatore Romani del 22 dicembre 2012)