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Informazioni e aggiornamenti dalla Parrocchia e dalla Chiesa

Grande gioia ed emozione per i 90 anni di P. Gioele Schiavella

Festa di tutta la Pontificia Parrocchia di Sant'Anna.

Chiesa di Sant'Anna
, 09/09/2012

Abbiamo atteso con gioia e trepidazione il 9 settembre e perché, con il 90mo compleanno di Padre Gioele, tutta la parrocchia di Sant’Anna voleva manifestare l’affetto alla sua buona e simpatica persona. …E così è avvenuto.La celebrazione del genetliaco compleanno di Padre Gioele si è svolta domenica 9 settembre 2012 nella Santa Messa delle 12.15. Il rito, presieduto da Sua Eminenza il Cardinale Angelo Comastri, Vicario di Sua Santità per la Città del Vaticano, ha avuto come concelebranti S. Eccellenza Monsignor Oscar Rizzato, elemosiniere emerito, il Parroco P. Bruno Silvestrini, il Vice Parroco P. Jafet Ramon Ortega, P. Paolo Benedick, Priore della Comunità della Sacrestia Pontificia. Monsignor Fortunato Frezza, sotto segretario del Sinodo dei Vescovi, Monsignor Giuseppe Liberto, Maestro Direttore emerito della Cappella Musicale Sistina. La celebrazione è stata animata dalla “Corale Sant’Anna” diretta dal M° Don Gaetano Civitillo.Attesa era l’omelia del Cardinale Comastri che riportiamo di seguito. Al termine della celebrazione, di fronte alla chiesa gremita di fedeli, p. Gioele ha ringraziato tutti per l’affetto manifestato ed ha promesso di pregare per ognuno di loro. L’applauso festoso ha testimoniato l’affetto di tutti i presenti.

Omelia del Card. Angelo Comastri
“Il bel traguardo dei 90 anni di Padre Gioele ci offre un occasione per riscoprire alcune perle preziose, che oggi rischiano di essere incomprese o sottovalutate.
La prima perla preziosa è la Fedeltà!
Padre Gioele ha conservato intatto l’entusiasmo del primo giorno del suo sacerdozio: e questo è un fatto meraviglioso!
Oggi viviamo in un’epoca di infedeltà, di respiro breve, di sentimenti a scadenza, di esaltazione del capriccio veloce, senza impegno, e questo è il segno chiaro che ci stiamo allontanando con tutte le terribili conseguenze.
Dio infatti ama la fedeltà, e dovunque c’è Dio c’è la fedeltà. Nella Bibbia Dio è costantemente chiamato misericordioso e fedele.
E così Dio si fa conoscere a Mosè e ai profeti: io sono il Signore Dio tuo, misericordioso e fedele, e il più lacerante rimprovero che Dio rivolge al suo popolo è questo: “La fedeltà è sparita in mezzo a voi!” Dice attraverso il Profeta Geremia. E aggiunge “È stata bandita anche dalla loro bocca” cioè “non conoscete più nemmeno la parola “fedeltà” talmente siete diventati infedeli”.
Grazie Padre Gioele, perché con la tua vita ci hai ricordato la bellezza della Fedeltà.
A 90 anni sei ancora fresco nei sentimenti, fresco nell’amore per il Signore, fresco nella generosità. Non è una piccola cosa. Ma la fedeltà di Padre Gioele ha alcune caratteristiche, che mi sembra bello sottolineare.
Certo immagino il commento che fa Padre Gioele nella Sua anima mentre dico queste parole, ma ho il dovere di dirlo perché dico la verità.
Padre Gioele in questi lunghi anni ha privilegiato l’ascolto: è stato un uomo capace di accogliere le persone e di ascoltarle, pazientemente.
Oggi noi siamo invasi dalle parole, Tutti vogliono parlare, ma pochissimi sanno ascoltare, e questo fatto crea solitudine, crea sofferenza: oggi molti si sentono soli in mezzo alla folla e in mezzo ad una inondazione di parole che non raggiungono il cuore.
Vi racconto un episodio, che non riesco a dimenticare anche se è di venti anni fa. Ero in convalescenza dopo l’intervento al cuore. Mi trovavo presso le Casa delle Suore Passioniste qui a Roma, dove accolgono anche alcune persone anziane. Un pomeriggio la suora infermiera mi disse: “Venga le faccio sentire qualcosa che le farà impressione”. Mi fece avvicinare alla porta di una signora anziana che stava parlando ad alta voce e domandai: “ma con chi parla? La suora - la vedo ancora - si fece un po’ triste sul volto e mi disse: “parla con la fotografia della figlia che non viene mai a trovarla”. Mi impressionai! Sentiva il bisogno di parlare e non trovava nessuno che l’ascoltasse. Nemmeno la figliaI Viviamo in un mondo di inondazioni di parole ma nessuno ascolta. E questo crea una paurosa solitudine.
Grazie Padre Gioele, per tutto il tempo che hai dato e darai all’ascolto dei fratelli! È un regalo per tutti!
Un'altra caratteristica della fedeltà di padre Gioele è stata la gioia. Il suo volto è sempre atteggiato al sorriso. Avvicinandolo si sente la serenità della sua anima, una serenità che trasmette pace.
Papa Giovanni XXIII, un uomo dal cuore sereno, diceva che alle 14 opere di misericordia dovremmo aggiungerne un'altra, una quindicesima, e secondo lui era questa: trasmettere serenità.
Alcuni dovunque vanno mettono inquietudine, fateci caso, sono poche le persone che trasmettono serenità.
E Madre Teresa di Calcutta aggiungeva parlando alle sue suore “ non potete servire i poveri con il volto triste: il primo regalo è un volto sereno e un cuore colmo di pace”. E siccome poveri siamo un po’ tutti, questo vale per tutti.
Grazie Padre Gioele perché tu ci hai fatto questo dono! E c’è lo hai fatto anche pochi minuti fa entrando sorridente in sagrestia.
Ora mi pongo una domanda: dove ha trovato questo sacerdote, questo religioso dove ha trovato la sorgente della fedeltà che sa ascoltare e che sa trasmettere la serenità?
Non ho alcun dubbio a rispondere: La sorgente l’ha trovata nella preghiera! Cioè frequentando il Signore, frequentando Dio, io Dio fedele, il Dio gioioso, il Dio che ascolta.
Søren Kierkegaard, un grande cristiano del XIX secolo diceva: quando un monaco si raccoglie nella solitudine della sua cella e prega veramente, un monaco, non potete immaginare quanto bene riversa sul mondo!
E Madre Teresa: non potrei donare l’amore ai poveri se Gesù non me lo donasse nella preghiera.
Alexis Carrell, il medico francese che si è convertito nel 1903 a Lourdes, davanti a un miracolo evidente, una guarigione istantanea, impressionante. Alexis Carrell ha studiato molto, diceva lui, anche come medico, il fenomeno della preghiera, e ha notato che gli ammalati che pregavano avevano forza diversa da quelli che non pregavano, però ha aggiunto in un suo opuscoletto intitolato proprio alla preghiera: oggi disgraziatamente poche persone sanno pregare!
Padre Gioele, tu non potevi essere fedele, tu non potevi ascoltare, tu non potevi essere sereno per tutti questi lunghi anni se non avessi pregato veramente.
Grazie di cuore da parte di tutti”.