Monica nacque a Tagaste (Algeria) nell’anno 331 o 332; molto giovane fu data in sposa a Patrizio, pagano, piccolo possidente e membro di quel Consiglio municipale. «Monica, visse in modo esemplare la sua missione di sposa e di madre, aiutando il marito Patrizio a scoprire la bellezza della fede in Cristo e la forza dell’amore evangelico, capace di vincere il male con il bene. Dopo la morte di lui, avvenuta precocemente, Monica si dedicò con coraggio alla cura dei tre figli, tra i quali Agostino, che inizialmente la fece soffrire con il suo temperamento piuttosto ribelle» (Benedetto XVI, 27.8.2006). La principale preoccupazione di questa singolare madre fu quella di educare il figlio nella fede, come lo stesso Agostino ricorda: «Il nome del salvatore mio, del Figlio tuo, nel latte stesso della madre, tenero ancora il mio cuore aveva devotamente succhiato e conservava nel suo profondo» (Confessioni, III, 4.8). La sua insistente preghiera ottenne la conversione del marito e del figlio. Un vescovo con il quale ella si confidava, definì Agostino “figlio di tante lacrime” (Confessioni, III, 12.21). A 75 anni così egli rivede la madre: «In quei libri [le Confessioni] ho narrato della mia conversione, quando Dio mi riportò a quella fede che io combattevo [...] con il mio racconto mostrai che mi fu concesso di non perdermi grazie alle lacrime quotidiane e piene di fede di mia madre» (Il dono della perseveranza, 20,53). Per stare vicino al figlio e seguirlo nelle sue vicende umane e spirituali, lo seguì a Roma e a Milano. Morì, a 56 anni, ad Ostia Tiberina (Roma) nel 387, mentre si imbarcava per tornare in Africa. Il suo corpo si venera nella Basilica di Sant’Agostino di Roma. La sua festa si celebra il 27 agosto. La sua eccezionale statura umana e spirituale emerge nella rievocazione che il figlio fa nelle Confessioni.
Preghiera
O Dio, consolatore degli afflitti,
che hai esaudito le pie lacrime di santa Monica
con la conversione del figlio Agostino,
per la loro comune preghiera,
concedi a noi tuoi fedeli
una viva contrizione dei nostri peccati,
per gustare la dolcezza del tuo perdono.
Per Cristo nostro Signore.